Mutui a tasso variabile. Quando meglio del tasso fisso?

Mutui a tasso variabile. Quando meglio del tasso fisso?

Mutui a tasso variabile. Quando meglio del tasso fisso?

Mutui a tasso variabile. Quando meglio del tasso fisso?

Non c'è più religione! Nel caso dei tassi sembra che le regole che governavano i mercati da sempre siano state polverizzate. E ottobre ha rincarato la dose con tassi fissi mediamente ancora in discesa. La base d'asta si attesta ora sullo 0,5% fisso (mutuo decennale con rapporto mutuo/valore entro il 50%).

E il variabile? E' ormai vicinissimo allo ZERO. Con il mutuo dell'esempio sopra scendiamo allo 0,18%. Tra l'altro con previsione di ulteriori riduzioni e una crescita sostanziale rinviata a non prima del 2026 (dettaglio nella pagina delle Previsioni Euribor). Ciò grazie anche all'ulteriore contrazione dell'Euribor registrata a settembre (vedi Andamento storico Euribor).

In un contesto del genere se vogliamo andare a fare una considerazione sulla convenienza pura potremmo affermare che un mutuo ragionevolmente corto, diciamo 10 anni, risulterà più conveniente del suo omologo a tasso fisso, come poi meglio indicato al sottotitolo "Nuovi mutui o surroghe di durata inferiore a 10 anni."

Ma, importante, ai fini delle valutazioni non andrà considerata la durata contrattuale del mutuo, pittosto la sua vita reale presunta, contemplando cioè l'epoca in cui si prevede di estinguerlo se ciò può avvenire, come spesso capita, prima della scadenza naturale.

Come succede quando il mutuo serve per acquistare un piccolo appartamento che si prevede di cambiare entro 6-8 anni per l'evoluzione delle esigenze familiari. Oppure se nel giro di un periodo analogo si attendono somme sufficienti a estinguere gran parte del debito. Per esempio quale effetto della vendita di altri beni, incasso della liquidazione aziendale o del controvalore di un piano di accumulo oppure di un'eredità.

In casi del genere potresti essere indotto a scegliere una durata lunga in modo da ridurre la rata. Tuttavia con un mutuo a tasso fisso ti troveresti a spendere inutilmente di più per pagare una tutela a lungo termine che poi non sfrutterai per via dell'estinzione anticipata.

In tali circostanze potrai ottenere una sensazione numerica delle differenze di spesa sfruttando la pratica calcolatrice che trovi alla fine della pagina delle PREVISIONI EURIBOR. Vedrai che agevolerà le tue riflessioni confrontando i due piani di ammortamento previsionali di un mutuo a tasso fisso e di uno a tasso variabile, mostrandoti le differenze di spesa previste dai mercati nei prossimi 5 anni.

Se invece presumi di tenere in vita il mutuo fino alla sua fine naturale, e questa è lunga, il tasso fisso è oggi così competitivo da non ammettere confronti con il variabile.

Più in dettaglio può dirsi quanto specificato qui sotto rispetto alle diverse casistiche.


MUTUI IN CORSO

Per chi ha un mutuo in corso È SICURAMENTE IL MOMENTO di valutare di nuovo la surroga, che rammentiamo può essere applicata ad un mutuo quante volte si vuole. Tassi fissi nell'ordine del 2 o 3% considerati ultraconvenienti fino a pochi mesi fa, oggi producono una spesa doppia o tripla se confrontati all'alternativa del momento!

Occasione da non perdere dunque, tanto più che la normativa prevede che la surroga del mutuo venga realizzata senza spese per il cliente, determinando la cosiddetta portabilità del mutuo .

Purtroppo però non bastano volontà e presupposti di convenienza per cambiare mutuo. Bisogna che il debito residuo sia ancora abbastanza consistente e il rimborso sufficientemente lungo per trovare una banca disposta ad accettare la surroga. Quando l'importo scende sotto i 50.000 Euro o la durata è inferiore ai 10 anni diventa quasi impossibile procedere alla sostituzione. Salvo trovare una soluzione per aumentare l'importo, magari chiedendo di conglobare nel mutuo altri prestiti (Mutuo di Consolidamento Debiti).

Se esiste la possibilità di abbassare il tasso con la surroga, una soluzione che può avere conseguenze inimmaginabili è ridurre contemporaneamente la durata. La spiegazione al prossimo sottotitolo mostra perché.


RISPARMIO ESPLOSIVO CON LA RIDUZIONE DI DURATA

Uno degli effetti più sorprendenti sul costo di un mutuo è quello che si scatena riducendo sia tasso che durata, mantenendo quasi invariata la rata. Un esempio rende meglio l'idea.

ESEMPIO: consideriamo un mutuo con debito residuo di 100.000 Euro da pagare ancora per 25 anni al 3% fisso e proviamo a trasformarlo in uno nuovo all'1,5% riducendo nel contempo la durata di 5 anni.

Succede il miracolo! La rata rimane pressoché invariata intorno ai 480 Euro mentre la spesa per interessi si riduce a 1/4! Non hai letto male: esattamente -73%.

Inoltre la durata più corta accelera la riduzione del debito residuo, così in caso di estinzione anticipata il capitale da rimborsare sarà più basso.


NUOVI MUTUI O SURROGHE DI DURATA INFERIORE A 10 ANNI

Qui dobbiamo fare una premessa. La ricerca è orientata al massimo risparmio? Allora gli indicatori in nostro possesso sono concordi nel suggerire su queste durate un mutuo a tasso variabile.

Va infatti considerato che il tasso incide maggiormente sulla spesa nei primi anni di vita del rimborso, per cui un rialzo verso la fine non fa alcuna paura. Si tratta di un concetto importante chiarito nella pagina Competizione nell'ammortamento a tasso fisso e variabile .

Con questa scelta ci si potrà togliere la soddisfazione di spendere meno degli amici che hanno preferito il tasso fisso, senza rischiare di smenarci.

L'altra considerazione è che in valori assoluti la differenza può risultare relativamente modesta, soprattutto quando il mutuo non è molto grosso, come accade spesso con le durate più brevi.


NUOVI MUTUI O SURROGHE TRA 10 E 15 ANNI

Poca competizione in questo range di durate, dove il tasso fisso spadroneggia un po' ovunque con offerte che quando il rapporto tra mutuo e valore rimane sotto al 50% TeleMutuo propone intorno allo 0,5% per 15 anni.

Con una curva di abbattimento del debito che su tali estensioni tende a ritardarne la riduzione meglio non correre rischi in cambio di guadagni potenziali ma non particolarmente consistenti. Anche perché un conto è cercare di prevedere cosa succederà nel giro dei prossimi 5 anni, altra cosa proiettarsi sul decennio, un arco temporale tanto lungo che nessun analista ci si avventurerebbe.

Le proposte TeleMutuo di oggi, praticamente tutte sotto l'1% anche quando il rapporto tra mutuo e valore dell'immobile sale all'80%, bruciano sul nascere qualsiasi velleità del variabile, decretandone la sconfitta per KO tecnico in ogni declinazione, inclusa la formula fino a poco tempo fa di grande interesse del mutuo a tasso variabile col tetto massimo (vedi Mutuo con il Cap).


NUOVI MUTUI O SURROGHE OLTRE 15 ANNI

Fisso, fisso e ancora fisso e poi fisso.

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LE PREVISIONI PER I PROSSIMI 5 ANNI

I mercati finanziari prevedono cosa avverrà al tasso variabile nei prossimi 5 anni, tema di interesse nei casi di cui si è detto più sopra. Al riguardo puoi mantenerti aggiornato grazie alla pagina pubblicata da Tele Mutuo sulle PREVISIONI EURIBOR.